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lunedì, settembre 11, 2006

Il nemico interno

di Lino Siciliano - Durante la guerra spagnola in una conferenza stampa con giornalisti stranieri fu chiesto al generale Emilio Mola quale delle "quattro colonne" che componevano la sua armata avrebbe conquistato Madrid; al che Mola rispose che l'iniziativa sarebbe spettata alla quinta colonna (quinta columna), con implicito riferimento ai gruppi filomonarchici e franchisti che agivano clandestinamente a Madrid.
L'espressione indica gli aderenti a una fazione politica che si oppone alla maggioranza e vengono accusati di collaborare col nemico.

Anche l'Italia ha avuto ed ha la sua quinta colonna, ma cosa più grave è che i nemici con cui collabora sono cambiati con il tempo.
Dall'immediato dopoguerra l'attivismo comunista aveva addirittura pensato di prendere con la forza il potere con l'aiuto di Tito, questione bloccata da Stalin stesso, per non parlare dei pseudo rivoluzionari delle BR che per un ventennio dal 1969 al 1989 hanno fatto centinaia di morti per avere con la forza quello che non riuscivano ad avere democraticamente.
Gli aiuti dall'URSS che percepivano e gli attacchi allo stato democratico del PCI, mentre l'Occidente era in piena guerra fredda, è la classica quinta colonna.

Nonostante il crollo della cortina di ferro, continuarono nella loro lotta contro l'occidente, ove peraltro hanno lauti aiuti, ai partiti, ai giornali, ai circoli culturali, ai sindacati, e da dove pontificano, in modo esclusivamente autoreferenziale, cosa sia giusto fare, naturalmente con i numeri della "virtù" e non coi numeri della democrazia.

Oggi si schierano a favore dell'islamismo radicale e come elemento comune hanno, ovviamente, la distruzione dell'occidente e dei suoi valori ritenuti sbagliati.
Spingono per una forte immigrazione, per allargare la base su cui poggia la "colonna", un'immigrazione che a medio e a lungo termine porterà destabilizzazione sociale prima ed economica dopo.

Hanno sostenitori nella burocrazia, i sindacati, nelle Università, gran parte dei giornalisti e dell'intellighenzia ossia in quegli istituti che sono contro il libero mercato e che traggono il loro sostentamento nel parassitismo statale o che sopravvivono con forti aiuti pubblici come i giornali.
Il sistema migliore per combattere questo sistema è quello utilizzato dalla Thatcher ossia il mercato, ridimensionare il sistema burocratico e annullare gli aiuti di stato, eliminare il prelievo coattivo dei sindacati e inserire sistemi meritocratici e non con scatti automatici nel pubblico impiego.
In altre parole ampliare il sistema che loro vogliono combattere, inutile insistere che il blocco dell'immigrazione è essenziale anche da un punto di vista sociale oltre che fisico perché in Italia siamo in troppi.

La ricchezza - come diceva la dama di ferro - bisogna crearla prima di distribuirla, mentre in Italia tutti sono seduti davanti la torta per avere il loro pezzo e chi ha contribuito a farla resta affamato, il tipico sistema comunista togliere a chi lavora per darlo ai parassiti.