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martedì, dicembre 05, 2006

Il comunismo risorto

di Lino Siciliano - La vittoria del presidente Venezuelano Chavez è l'ultima, in ordine di tempo, conferma che il neo-comunismo sta attecchendo, un comunismo diverso perchè al passo con i tempi ma con un alleato forte e motivato.
Alla vittoria di Chavez hanno risposto entusiasti Ahmadinejad presidente dell'Iran, Morales presidente della Bolivia, Lula presidente del Brasile, Correa presidente dell'Ecuador e gli auguri di Fidel a cui il neo-presidente fa spesso riferimento.
Questa è la punta dell'iceberg, per capire quali sono i retroscena bisogna fare un passo indietro.
Al primo mandato Chavez ha stretto rapporti con l'islam di cui l'Iran è il maggiore esponente in quanto hanno un nemico comune l' "america di Bush" e stretto rapporti con Castro da cui ha avuto aiuti medici in cambio di Petrolio e con cui è affine ideologicamente.
Ma questo "neo-com" non auspica la sottrazione della proprietà, che l' Urss prima e la Cina dopo hanno dimostrato impraticabile, ma un "socialismo venezuelano, bolivariano e democratico, contro l'imperialismo".
In altre parole la lotta di classe resta ma fatta in modo democratico e populista.

Che questo modo sia vincente lo dimostrano appunto Correa in Ecuador, Morales in Bolivia e in parte Lula ma con toni meno marcati ma comunque tutti con Bush, l'america e l'imperialismo.
Una guerra ideologica che ha trovato la sponda in un altra parte del mondo anch'essa anti-americana e anti-imperialista ovvero l'islam radicale, un connubio tra ideologie diverse ma che hanno un comune sentire l'anti-americanismo.
In questo scenario la posizione più scomoda è quella Europea da una parte ci sono spinte "neo-com" vedi in Italia, Germania e Francia dall'altra c'è una forte immigrazione islamica e spesso radicale che hanno trasformato l'Europa in quello che osservatori americani chiamano Eurabia.
Ma mentre in sud-america abbiamo il primo fenomeno ma manca, tranne casi rari, il secondo, in europa le due ideologie sono a stretto contatto quando non conniventi.
In Germania la "grande coalizione" si è avuta pur di non mandare i "neo-com" di Lafontaine al potere.
In Francia problematiche di questo tipo si avranno alle prossime elezioni.
Ma l'esempio più eclatante si è avuto in Italia in cui nonostante una forte parte sia moderata, il governo ha avuto una deriva troppo accentuata verso la sinistra massimalista, prova ne siano i continui richiami alla lotta di classe e alle manifestazioni, in cui partecipavano esponenti della maggioranza, in cui si inneggiava all'anti-americanismo e all'anti-imperialismo e in cui sfilavano islamici che inneggiavano contro Israele e in cui c'erano esponenti del pacifismo che evidentemente è solo di parte.
Il connubio di cui si parlava prima, e tutto in una fase embrionale i futuri sviluppi si avranno in un futuro prossimo venturo dei neo-comunisti.