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venerdì, agosto 18, 2006

Cossiga: Italia orientata a un accordo con Al Qaeda

di Nicholas D. Leone - C’è il rischio di kamikaze col passaporto italiano, avverte Piero Luigi Vigna, ex Procuratore nazionale antimafia, contestando - in un’intervista pubblicata dal Giornale - le misure annunciate dal governo in materia di immigrazione. Non solo: Vigna ricorda che, se finora “ci è andata bene” con i terroristi islamici, che mai hanno colpito in Italia, “questo non autorizza all’ottimismo”. Anche perché “adesso abbiamo un problema in più”. Ovvero: “Il Sismi è in crisi”, dopo i colpi che gli sono stati inferti dalle intercettazioni e dagli arresti. Interpellato dal VELINO, il senatore a vita Francesco Cossiga indica sul filo del paradosso una strada che potrebbe metterci al riparo dalle situazioni di pericolo evidenziate da Vigna. Una strada che le autorità italiane sembrano avere già imboccato: “Credo che siamo orientati a trovare un accordo con Al Qaeda”. Di un simile patto si trovano antecedenti nella storia recente del nostro paese: il presidente emerito della Repubblica accenna agli accordi siglati da Aldo Moro - grazie al lavoro del colonnello del Sismi (e prima ancora del Sid) Stefano Giovannone - con i terroristi palestinesi. “A essi venne data carta bianca in Italia, a condizione che non toccassero il nostro paese”. E la linea del governo in carica pare proprio andare in quella direzione. Come a Cossiga appare chiaro anche alla luce della visita che il ministro degli Esteri Massimo D’Alema farà a Beirut. Il viaggio di D’Alema in Libano - ha rilevato il senatore a vita in una nota diffusa oggi - “vale solo come atto di solidarietà al governo filo-siriano e agli Hezbollah nel quadro della politica antisraeliana del nostro governo. E di questo non può non tenere conto Al Qaeda”.
Quanto all’ipotesi di un vero e proprio accordo con l’organizzazione terroristica guidata da Osama Bin Laden, per Cossiga “Romano Prodi, insieme a D’Alema, avrebbe l’autorevolezza per siglarlo”. D’altra parte, l’Italia è di fronte a un bivio: “O si combatte il terrorismo con i metodi anglo-americani (ma non credo che questo rientri nel programma elettorale dell’Unione), o si scende a patti con esso. Come insegna Sun Tzu, il famoso teorico della guerra, quando non si è in grado - per motivi politici o militari - di combattere il nemico, allora bisogna cercare un accordo. E siccome la situazione politica italiana non permette - a causa della magistratura e di una parte della maggioranza di governo - di combattere il terrorismo islamico estremista, non rimane - continua il senatore a vita con IL VELINO - che la via dell’accordo”. Cossiga abbozza lo schema da sottoporre ai terroristi: “Noi vi diamo l’impunità (la magistratura ha già cominciato a darvela), voi fate sul nostro territorio le basi di missili ed esplosivi e venite a rifugiarvi in Italia. Nessuno vi cercherà”. In cambio non subiremo attentati.
Anche l’indebolimento del Sismi denunciato da Vigna “può essere un titolo che facciamo valere con Al Qaeda”, prosegue Cossiga. “È un ulteriore segnale che mandiamo ai terroristi, ai quali diciamo che non li vogliamo combattere e che non li consideriamo nemici. Tanto è vero che vanno in galera funzionari del servizio segreto militare - del quale non abbiamo bisogno, perché non vogliamo combattere”. A scanso di equivoci, l’Italia sta inviando alla rete di Al Qaeda - conclude il senatore a vita - un messaggio inequivocabile: “Vogliamo arrestare i funzionari della Cia, siamo pronti a contrastare chi vi combatte”.

da Il Velino