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lunedì, settembre 17, 2007

Assistenzialismo e assistenza

di Barbara Di Salvo - Come spesso accade quando si aggiunge il suffisso -ismo e si passa dalla realtà all’astrazione, dalla pratica alla teoria, il risultato cambia, e notevolmente, in peggio.

Ecco che l’assistenza, un comportamento umano dei più nobili, si trasforma irrimediabilmente nella sua caricatura, l’assistenzialismo, non più attività pratica, ma pura dottrina, non più comportamento razionale, ma dogma morale.Per quanto possiamo essere delle bestie, non esiste essere umano che non sia istintivamente portato a fornire assistenza a chi si trova in stato di pericolo o necessità.Certo, c’è chi ha uno spirito più eroico, ma neppure il peggiore dei cinici, se non affetto da gravi disturbi psichici, lascerebbe morir di fame una persona a lui cara, anche solo il proprio figlio.L’unica differenza tra l’eroe e il cinico è che il primo aiuta anche gli sconosciuti.

Non è questa la sede per filosofeggiare sul perché lo faccia, ma va dato atto al cristianesimo di aver fornito un forte motivazione agli esseri umani: la conquista del Paradiso.Ora, che il clero ci abbia marciato sopra non lo metto certo in discussione, ma negare che i cristiani siano, per motivazioni prettamente religiose, più portati a dare assistenza ai bisognosi mi sembra francamente eccessivo anche per il più convinto degli atei.Non si può che rispettare una Madre Teresa, un Padre Pio, il prete di periferia o la dama della San Vincenzo che hanno dedicato la loro vita ad aiutare il prossimo.Ognuno di questi credenti avrà avuto le proprie motivazioni, ma va riconosciuto il merito a Cristo ed alle religioni da lui discendenti di aver saputo convogliare il naturale egoismo in comportamenti altruistici.
L’egoismo, infatti, in questi casi non scompare, viene incanalato al servizio degli altri, ma la motivazione di fondo resta sempre egoista: la salvezza eterna è solo ed esclusivamente del singolo benefattore, mica del beneficiato.Con questo certo non critico gli altruisti cristiani, anzi tanto di cappello a chi li ha inventati. Ribadisco solo quanto sia profondamente sbagliato demonizzare l’egoismo ed osannare l’altruismo, visto che il secondo senza il primo neppure esisterebbe. Cosa si sono inventati, invece, il socialismo e il comunismo (altri due -ismi che rendono astratti, dottrinari, dogmatici e, quindi, peggiori due bei concetti come socialità e comunione)?

L’assistenzialismo, l’altruismo senza egoismo, aiutare gli altri senza aiutare noi stessi, o peggio facendoci del male.Pura astrazione, semplice demagogia, favole per creduloni, ancora convinti che l’aiuto dell’altro possa essere imposto per legge e l’ego possa essere abolito per decreto.In qualche modo dovevano soppiantare una religione e ne hanno costruita un’altra dove l’unico dio terreno è il bisognoso, il debole, lo straniero, il povero, che vanno aiutati in ogni modo, costi quel che costi, qualunque siano le conseguenze.Poco importa se negando alla radice l’egoismo, invece di convogliarlo come ha fatto Cristo, si finisce per rimanerne vittima. Uno può anche non credere al diavolo, ma il giorno che se lo trova davanti, pensa di cavarsela dicendogli “tu non esisti”? E i risultati di tanta stupidità e miopia sono sotto gli occhi di tutti. Ma loro, niente, non mollano.

Ancora insistono con la redistribuzione del reddito, con la spesa sociale incontrollata, con l’accoglienza indiscriminata di qualsiasi derelitto, ancora distruggono ogni risorsa del Paese per far vivere di rendita gli egoisti approfittatori.Questo perché contraddirebbero se stessi se ammettessero che l’egoismo non è solo nel ricco, ma anche nel povero che se ne approfitta per vivere di rendita.Così non si preoccupano di aiutare il bisognoso ad uscire dalla miseria, ma sono ben lieti di lasciarcelo, pur di continuare a soddisfare il proprio ego facendo i generosi coi nostri soldi e comprarsi così il loro consenso. È così che lo Stato, invece di agevolare l’assistenza sociale svolta dai privati, qualunque sia la motivazione che li spinge, dalla religione al lucro, ha la presunzione di poter fare a meno di questi enti, di potersi sostituire a loro e poter divenire esso stesso una religione.Ma sì, eliminiamo i privilegi della Chiesa, facciamo pagare l’ICI agli oratori e alle scuole cattoliche. Basta con questi regali ai preti che hanno tanti miliardi che potrebbero sfamare l’Africa. Applichiamo anche a loro i principi europei della libera concorrenza. Che competano anche loro nel lucroso business delle onlus. Oh, mi si dice dalla regia che anche le onlus non pagano l’ICI.Quindi dov’è il privilegio?E i centri sociali la pagano?Ne dubito visto che sono okkupati e, quindi, non pagano neppure l’affitto.E gli incassi del bar e dei concerti che ci fanno dentro sono tassati?Neppure quelli?E tutte le associazioni culturali, i club sportivi, e tutte quelle altre organizzazioni che si occupano di assistenza, previdenza, sanità, formazione, accoglienza, cultura ricreazione e sport?Nemmeno loro?Quindi, non è un’esenzione data solo alla Chiesa?Ah, vale per tutte le confessioni religiose? Quindi, neppure le moschee e i centri culturali tibetani?

Ma tu guarda. No, questo no. Pure loro? Non ci posso credere.... pure i sindacati e i partiti politici!Sono equiparati a onlus senza fini di lucro? Ma dai, è uno scherzo. Partito e sindacato senza fine di lucro è una contraddizione in termini.Ma davvero è proprio così?Quindi, volete dirmi che i sindacati come la CIGL, con 3.000 sedi in Italia, la CISL con 5.000 o la UIL, con un patrimonio immobiliare di 35 milioni di euro, non pagano un centesimo di ICI?Quello stesso patrimonio immobiliare delle corporazioni fasciste che è stato loro letteralmente regalato?Gli stessi immobili di cui non si conosce neppure l’esatto numero, perché i sindacati non sono obbligati a presentare un bilancio, in cui vengono investiti i miliardi che sottraggono a pensionati, lavoratori, Inps e Stato? Quindi, la sintesi è, in nome di un presunto privilegio anticoncorrenziale, i partiti, amici dei sindacati, che hanno inventato l’assistenzialismo stanno cercando di togliere a chi fa assistenza un’esenzione fiscale di cui loro stessi beneficiano?Questa sì che è concorrenza sleale.

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1 Comments:

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