Libera Idea

Google
 
Web Sito

mercoledì, agosto 02, 2006

Se vuoi la pace prepara la guerra

di Lino Siciliano - “Si vis pacem para bellum”,se vuoi la pace prepara la guerra, dicevano i romani che conoscevano bene l’animo umano.
La pace senza se e senza ma significa abdicare a favore di chi predica la guerra, Hitler docet.
La guerra è la politica proseguita con altri mezzi, è un risolvere un problema quando non ci sono altri sistemi.
Si è sentito parlare di “non proporzionalità”, facciamo un pò di chiarezza, prima di tutto la proporzionalità non è comparata all’evento, ma alla minaccia, il problema degli hezbollah non è nuovo e c’è voluta una guerra perchè l’occidente se ne accorgesse.Secondo, il partito di dio è presente al parlamento e al governo per cui un attacco deliberato era un attacco di uno stato sovrano contro un altro.
Terzo, gli hezbollah sono stati eletti democraticamente e in un sondaggio condotto hanno l’appoggio dell’ 89% della popolazione, che quindi sapeva i rischi che correva.
Se a tutto questo aggiungiamo un novello Hitler, presidente dell’Iran che vuole cancellare Israele il quadro è ancora incompleto ma si delineano gli scenari in cui si deve muovere lo stato israeliano.
E tanto per completare, l’intera Eurabia, come ormai viene chiamata l’Europa che è incapace di reagire pena forti tumulti dal mondo islamico interno e dall’estrema sinistra e contro gli “ebrei” anche l’estrema destra.
L’unico appoggio che ha avuto Israele è quello statunitense, mentre l’intera Europa si è defilata quando non era contro riuscendo a fare un vertice a Roma invitando Iran e Siria cioè i principali artefici della destabilizzazione.
Bisogna essere realisti e capire che una eventuale sconfitta di Israele sarà la sconfitta dell’occidente e dell’Europa in particolare, perchè loro sono l’unico ostacolo a un Islam che va “dall’Asia alla Spagna” come ha più volte detto Al Qaeda e noi non abbiamo, come più volte dimostrato, la determinazione, la volontà e il coraggio per impedirlo.